PRO-VOCAZIONI (Vol. 1 - Anno 2013)
Piccola rubrica che intende "provocare" ogni "vocazione":
a vantaggio (PRO) della Chiesa
per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.
a cura di Stefania Formicola
<< Non temere, d'ora in poi sarai pescatore di uomini>>.
E' l'invito che Gesù rivolge a ciascun pescatore che, dopo avere faticosamente atteso i frutti del lavoro, si avvede con delusione ed amarezza che tutte le fatiche sono state gettate in mare, affogate dalla corrente, inabissate fino a toccarne il fondo.
E' quando tutto pare perduto e vuoto, risuona con maggiore insistenza la chiamata di Gesù che incoraggia a non arrendersi, a tentare ancora, a sperare contro ogni impossibile speranza.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù : avere fede!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: comprendere la propria "vocazione".
<< Perché avete paura, uomini di poca fede>> ?
E' la risposta di Gesù ai suoi discepoli:
. per lo spavento durante la mareggiata
. per il respiro affannato ed ansioso di morire annegati
. per le grida disperate di aiuto nel temere d'esser sommersi dalle acque
. per udire il gran fracasso delle onde infrangersi sulla barca
. per aver toccato con mano la fragilità delle proprie forze
Cinque sensi che vengono alterati quando di fronte a se non si percepisce che pericolo e paura; quando si diviene incapaci di tendere le braccia verso Dio sicuri nel Suo potente aiuto e nella Sua infinita Misericordia.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: non temere!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: abbandonarsi alla volontà di Dio!
<<Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa dunque è più facile dire: ti sono rimessi i peccati o dire alzati e cammina>>?
E' la risposta di Gesù alla folla incredula sul miracolo operato al paralitico. Ciò che è visibile è discusso, messo alla prova e finanche sospettato figurarsi poi per ciò che è invisibile agli occhi o impalpabile al tatto.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: vedi e credi!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: credere ciecamente!
<<Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo>>.
E' la risposta di Gesù ad uno scriba convinto di essere suo seguace.
Se c'è qualche resistenza, timore, distrazione che faccia preferire o associare altro alla sequela di Cristo, non può essere autentica vocazione o essa non è ancora matura.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: non fermarsi mai di cercare dentro se stessi, fino a stancarsi!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: essere esigenti con la propria vocazione!
<<Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati>>.
E' questa l'esclamazione di Gesù ai farisei che interrogavano i suoi discepoli sullo strano comportamento che Egli manifestava.Un uomo che dimostra di essere integro, saggio a parer loro dovrebbe trattare solo con gente altrettanto integra e saggia. Un Dio che è misterioso ai loro occhi è misericordioso verso i peccatori e gli smarriti di cuore.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: praticare gli impraticabili!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo:andare oltre le apparenze e fermarsi lì dove c'è più bisogno di conversione!
<<A voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli ma a loro non è dato>>.
Questa frase di Gesù rientra nella spiegazione all'interrogativo che i discepoli gli pongono sul perché Egli discute in parabole ovvero in similitudini. Gesù, venuto tra gli uomini per rivelare il Mistero divino, non può parlare apertamente poiché i discorsi che Egli affronta superano le logiche umane ma chi è "chiamato" ha l'infusione dello Spirito di Sapienza, dono che non è dato a tutti. Questo dono abilita a conoscere i misteri del regno dei cieli a condizione però che non s'indurisca il cuore ma si abbia ben aperto e libero di accogliere la chiamata così da discernere ogni cosa, riuscendo ad udire oltre i silenzi, guardare oltre il vuoto, intendere oltre le incomprensioni.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: accettare il Mistero di Dio!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo:rispondere alla chiamata pur non comprendendo tutto!
<<Ogni scriba divenuto discepolo del Regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche>>.
Nello spiegare a cosa potrebbe essere paragonato il Regno dei Cieli, Gesù ricorre all'esempio della "rete" gettata nel mare che raccoglie ogni genere di pesci: buoni e cattivi. Tutti i pesci così come a tutti è rivolta la chiamata a mettersi alla sequele di Cristo attraverso la "Chiesa". Essa è indirizzata a tutti gli uomini: di buona e di cattiva volontà. In base alla scelta della disposizione d'animo, ne deriverà il destino eterno.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: invitare ad entrare tutti nella "rete"!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo:decidersi poi da che parte stare!
<< Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà>>.
Parole molto forti quelle che Gesù consegna a quanti decidono di mettersi alla Sua sequela. Seguirlo, infatti, significa mettere da parte tutto ciò che umanamente si è tentati di stringere a sè per difendersi e rivendicare diritti.
Gesù, invece, propone un'altra prospettiva: rinnegare la propria umanità per consegnarsi alla volontà divina. E' come un morire a se stessi: consegnando docilmente tutto il proprio essere fa aderire pienamente ad una vita in Cristo, per Cristo e con Cristo.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: spogliarsi!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo:mettere a nudo la propria nullità!
<<Nel mondo avete tribolazioni ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo>>.
Pensare con coraggio alle tribolazioni non è cosa facile.Occorre una fede radicata in Cristo Gesù per poter pensare come Lui pensa, poter agire come Lui agisce, poter amare come Lui ama. La tribolazione è un dolore fisico intenso o un grave tormento morale. Quanta sofferenza esiste nel mondo? Evidentemente tanta ma queste pene non concedono vittoria al male piuttosto eroismo se offerte con fede, speranza e carità cristiana per poter gioiosi esclamare: "io ho vinto il mondo"!
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: avere coraggio!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo:lottare per vincere il male!
<<Non temere, continua solo ad aver fede>>.
Di fronte a tante difficoltà, paure, insuccessi, delusioni, smarrimenti nella vita appare contraddittoria l'espressione che Gesù usa, quel "non temere" ripetuto più volte nel Vangelo addirittura quando gli vengono a dire di una persona morta. Impossibile umanamente!
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: nulla è impossibile!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo:continuare a sperare contro ogni vana speranza!
<<La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo>>.
I rifiuti, le emarginazioni, le esclusioni, le indifferenze, le ingiustizie...possono essere considerati quelle pietre che sono scartate dalla società ma se esse resistono alla durezza, così come dure sono appunto le pietre, divengono testate d'angolo, prima pietra che si getta sulle fondamenta per edificare, a volte finanche grattacieli che toccano il cielo!
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: essere duri nella volontà e non nel cuore!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo:edificare su questa testata d'angolo e non sbatterci la testa contro!
<<Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro>>
Che cosa, dunque, ciascuno potrebbe o vorrebbe ricevere dagli altri?
Tutto ciò che far stare bene: affetto, rispetto, attenzione, dono, sincerità, aiuto, comprensione, tenerezza...
Eppure nel mondo si assiste di continuo a: odio, ingiustizia, disprezzo, furto, menzogna, solitudine, violenza, indifferenza...
Si aspira al bene eppure si agisce male!
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù:ciò che si attende dagli altri farlo per primi agli altri!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: rispondere al male col bene!
<<Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli>>
I piccoli sono i semplici, gli umili, coloro che si abbandonano fiduciosi all'altro. Un bambino rappresenta in pieno la piccolezza e guardarli è leggere in profondità nel cuore di Dio che si è fatto bambino nel grembo di una vergine.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: farsi piccoli quando ci si sente grandi!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: apprezzare le cose spirituali e disprezzare quelle materiali!
<<Guardate che nessuno v'inganni! Molti verranno in mio nome, dicendo: "Sono io" e inganneranno molti>>
L'inganno è menzogna e non verità. Gesù, invece, è l'unica via, verità e vita. Riconoscerlo non è facile specie se ci si sofferma all'apparenza delle parole o dei fatti. E' il discernere, piuttosto, la chiave di accesso alla conoscenza dell'inganno. Tale discernimento, se fatto nella luce di Cristo, produrrà soltanto risposte veritiere influenzate dallo Spirito Santo che orienta i cuori e le menti verso le giuste direzioni e considerazioni sia di persone sia di situazioni.
Saranno i frutti dello Spirito Santo i richiami esatti di tali interpretazioni, ovvero: amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: riconoscerlo tra tantissimi altri!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: essere attenti e prudenti!
<<Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà>>.
Chi è alla sequela di Cristo dovrà abbracciare e vivere la Croce che, a volte, comporta finanche la morte per mano degli uomini.
Una condanna che appare tragica nella sua essenza esistenziale e che fa sgranare gli occhi e mettere in crisi chi desidera con tutto il cuore testimoniare la fede vera.
I veri testimoni, però, sono proprio coloro che accettano tutto finanche il martirio e non per un' idea masochistica piuttosto per credere che il dolore è la via maestra verso la risurrezione.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: essere disposti a morire per amore suo!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: non scandalizzarsi della propria croce!
<<Non avete mai letto nelle Scritture: la pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri? Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare. Chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà>>.
La "pietra scartata" cui allude Gesù è riferita a quei profeti, testimoni e fedeli che sono rifiutati, maltrattati, derisi e vilipesi nella loro missione evangelizzatrice. Il rifiuto attraverso questi messaggeri è diretto rifiuto al Signore che si dona con amore e gratuità per l'accesso al suo Regno e perchè rifiutato anche il Regno è negato ed assegnato a qualche altro popolo che meglio saprà accoglierlo e portare frutti. Ecco il motivo di un pericoloso inciampo al punto tale da distruggere se stessi fino a stritolare.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: essere disposti ad edificare su quella pietra dura e d'inciampo!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: accogliere il Regno anche nella sua durezza e nelle difficoltà!
<<In verità vi dico: se uno dice a questo monte, levati e gettati nel mare senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato.
Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato>>.
Appare assurda una richiesta così esagerata perché si dica ad un monte che si sposti e si getti nel mare.
La possibilità però della potenza che ciò accada davvero, è solo affidata a Dio perché la Sua forza supera le incapacità umane anche nel solo immaginario dell'uomo.
E non è la stessa cosa quando si vede crescere un piccolo fiore?
E di vedere un albero ricolmo con foglie e frutti?
E del cielo che s' illumina di giorno o a notte s'imbrunisce?
E non è lo stesso miracolo che accade ogni volta che il mare si agita e la terra trema? Ed ancor più... non è prova certa e tangibile ogni volta che un bimbo nasce alla vita?
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: la potenza di Dio è continuamente sotto i nostri sguardi!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: credere possibile ciò che è impossibile alle limitate capacità umane!
<<Guai a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito>>.
E' il gravoso monito che Gesù fa ad ogni uomo e donna che pensa di rispettare la legge, i formalismi, le ideologie, le apparenze, i perbenismi ma non si crede poi affatto perché troppo pesante diverrebbe la vera rettitudine, la schiettezza, l' ideale, la verità, la bontà della croce e...mentre la si affida agli altri si bada pure di non volerla sfiorare neppure con un dito.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: evitare l'ipocrisia!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: essere coerenti con ciò che si professa agli altri!
<<In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli>>.
Dito puntato da Gesù verso i ricchi, verso chi possiede, chi accumula, chi mangia, beve e va a spasso...si direbbe nel nostro quotidiano linguaggio.
Ebbene si! Non perché Gesù disprezzi la ricchezza piuttosto che se ne faccia buon uso.
Se si incontrasse qualcuno che sta bene sarebbe un bene e Dio donandogli il benessere è motivo perchè gli vuol bene.
Se si incontrasse qualche altro che non sta bene sarebbe ottimo e Dio proponendogli la povertà è garanzia perchè l'ama.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: preferire la povertà evangelica!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: fare buon uso delle ricchezze quando si ha il dono di possederle!
<<Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose>>.
E' la categorica ed autorevole risposta che Gesù dà a chi gli domanda perchè si comporti in quel modo e chi si crede di essere. In questa risposta Gesù rivela implicitamente il mistero che aleggia intorno alla sua persona ed al mandato che Dio gli ha affidato per tutta l'umanità. Soltanto un atto di estrema ed abbandonata fiducia al bene può rendere credibile la sua presenza, le sue parole e le sue opere...almeno per i frutti stessi che produce più che per un albero in se stesso che li produce.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: non porre domande di fronte a fatti evidenti!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: riconoscere l'autorevolezza di Gesù piuttosto che l'autorità che recepiscono in apparenza!
<<Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno >>.
E' il richiamo di Gesù al sacrificio ed all'impegno costante anche quando esso è faticoso da affrontare ma necessario per realizzarsi autenticamente come persone. Non, dunque, lassismo nè comodità. Non appoggi esterni nè deleghe per nostro conto agli altri. Non un "copia ed incolla" per tentar, in ogni modo, di sopravvivere attraverso la vita o la missione altrui.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: impegnarsi a farcela da soli!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: sacrificarsi nella vita!
<<Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male >>.
E' tipico dell'atteggiamento di Gesù che, dopo aver operato un miracolo, invita ai miracolati di andarsene in pace e non attribuendo alcun merito a se ma alla fede di chi ha ricevuto il beneficio. Perchè? La risposta va oltre il gesto in se stesso, prova certa che non sono i risultati in se che abilitano alla fede ma la fede che favorisce i miracoli. E la fede è in Gesù, mediatore tra Dio e l'uomo.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: credere!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: aspettarsi tutto dalla propria fede ardente e perseverante!
<<Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, essere messo a morte e risorgere il terzo giorno >>.
Ad occhio e croce, non appare un bel destino quello sentenziato da Gesù nel rivelare se stesso a quelli che gli chiedono chi fosse il vero figlio di Dio.
E' in effetti uno che soffre ed anche molto, uno che viene contrastato in ogni cosa specie quelle che son fatte per il bene e per amore.
I persecutori, oltretutto, sarebbero quelli che hanno un ruolo preminente ed autorevole nella società e che avrebbero, dunque, dovuto essere più "intelligenti" e più " sapienti" per riconoscerlo immediatamente, ovvero i sacerdoti e gli scribi.
Dulcis in fundo, vien messo a morte, condannato, ucciso.
Perchè una sorte così ignominosa e crudele?
La risposta è univoca: perchè assumendosi tutti i mali ed i peccati, Gesù li ha espiati; espiandoli li ha purificati; purificandoli li ha resi degni in eterno; degnandoli li ha resi Santi.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: essere Figli di Dio!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: andare oltre il male su questa terra.
<<Elì, Elì, lemà sabactani? Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato? >>.
E' il grido interrogativo di Gesù stesso al Padre nel momento estremo e decisivo della sua vita: la morte!
Come può Dio chiedere aiuto se dell'aiuto Egli ne è il dispensatore?
Eppure...eppure...quel grido disperato è sintesi della perfetta unione di Dio con la Sua creatura fragile, debole e peccatrice.
Assumendo su di se tutta la desolazione e la gravità del peccato, il Figlio l'ha espiato, purificato, salvato.
Quale amore più grande è mai questo? Come comprenderlo? Come abbracciarlo? Come assumersi una sì tale alta ed assurda responsabilità per il genere umano?
Solo Dio poteva adempiere ad un grido così straziante per rivelare l'Amore per ciascuno di noi dando il Suo esempio nell'accettare il dolore, anche quello estremo che induce alla morte.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: dare la vita per amore!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: abbandonarsi a questo infinito amore!
<<In verità, in verità ti dico: se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio >>.
Ecco i condimenti essenziali per poter gustare in pienezza la vita eterna: Acqua e Spirito.
L'acque è purezza, semplicità, verità. Essa disseta ed alimenta la vita che nasce e che cresce.
Lo Spirito è luce, fuoco, passione. Esso infiamma ed arde d'Amore che incendia ed accende ogni cosa.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: attingere ai due strumenti della Grazia e della Salvezza!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: lasciarsi dissetare da quest'acqua e riscaldare da questo fuoco.
<<Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada >>.
La compassione di Gesù è l'effetto che muove il suo affetto verso quanti con fede gli chiedono di essere aiutati, nutriti e saziati nelle loro attese ed a volte anche molto lunghe. Occorre per Gesù agire in fretta prima che la fede, privata della grazia divina, possa cedere il passo all'indebolimento e per questo venir meno.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: essere fiduciosi che la provvidenza intervenga sempre e prontamente nelle necessità.
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: lasciarsi nutrire dalla grazia.
<<Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua >>.
Chi è a distanza più ravvicinata nel modo in cui può vedere tutto chiaramente, udire tutto distintamente, toccare con mano l'evidenza dei fatti, parlare a tu per tu guardando in volto l'interlocutore appare, piuttosto, più cieco, muto, sordo ed insensibile alla grazia ed al messaggio di verità e salvezza di colui che lo professa e propone. Il disprezzo così come anche l'invidia, sono i sentimenti che facilmente affiorano nell'anima di quanti si trovano accanto o di fronte a qualcuno che istiga e provoca la propria coscienza forse perchè il più delle volte è in contrasto con tanta saggezza e bellezza che promana, invece, dal volto, dalla voce, dai gesti di colui che per grazia e con amore dispensa i suoi doni ai suoi vicini.
- E' questa la "PROvocazione" di Gesù: guardare da vicino la verità!
- E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: non allontanarsi da ciò che è presente!