PRO-VOCAZIONI *MESSAGGERO DI VERITA' (Consiglio) a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 95 GIUGNO/LUGLIO 2022)
19.06.2022 12:52
Rubrica Spirituale che intende “ provocare ” ogni “ vocazione” : a vantaggio ( PRO ) della Chiesa e
per scoprire le ( VOCAZIONI ) nella Chiesa.
<< Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera >> (Gv 16,13 )
- E’ questa la PRO -vocazione di Gesù: suscitare!
- E’ questa la pro- VOCAZIONE nel Discepolo: santificare!
Un sano discernimento è la conseguenza diretta dello Spirito di Consiglio. Di fronte a delle decisioni importanti da prendere o su passi e scelte da compiersi nella vita, elemento essenziale per ciascuno è consigliarsi, trovare mezzi e supporti utili per potere orientare nella giusta direzione ogni azione. Incontrare lungo il corso della propria vita dei maestri, delle persone sagge ed illuminate è grazia di Dio ma non sempre ciò accade o ciò è concesso. E’ per questo motivo che, innanzi a momenti confusi o dubbi, ricorrere allo Spirito di Consiglio diventa di fondamentale necessità affinché si attinga dalla diretta sorgente divina. Il Consiglio contiene in se stesso anche la prudenza perché è facile potersi confondere con le tante altre voci che il mondo propina, pur se in apparenza sono buone e possibili da attuarsi ma non sempre in linea con lo Spirito di verità. Nel consiglio anche la riflessione personale diventa necessaria benché induca chi la pratica ad una sicura convinzione. Solo penetrandola in se stessi, assumendola come possibile ed adattabile alle decisioni o scelte di vita da farsi, conseguirà dalla volontà di Dio come ispirata all’anima. Bando, quindi, all’irrazionalità, all’avventatezza, alla superficialità od alla insicurezza perché, quando lo Spirito di Consiglio è attivo ed operante, esso è deciso, forte e costante. Per fare un esempio concreto si può considerare che, qualora ci si volesse procurare qualcosa perché si avverte per bisogno o forte desiderio di possederla, a primo acchito si potrebbe ritenere che quel sentire in se stessi sia un richiamo che erompe da ciò che in noi si avverte e tale da indurre poi ad agire finanche con forzatura agli eventi od imposizioni di volontà propria od altrui che ne violi in qualche modo la libertà. Se ciò accade è pur certo che ciò non deriva da un sano Spirito di Consiglio ma è lo spirito dell’egoismo che provoca e fa agire in tale direzione. Anche l’irascibilità, la scontentezza, il contrasto sono campanello d’allarme perché il Consiglio, percepito in tale modalità, non viene da Dio altrimenti, se fosse tale, arrecherebbe pace e calma all’anima finanche di fronte a scelte per rinuncia o sacrificio. La riflessione, dunque, pare sia una cosa ovvia e scontata ma a livello pratico presenta molte difficoltà. Nella nostra vita, infatti, la fretta determinata da ritmi accelerati e volta alle preoccupazioni quotidiane, riduce questa preziosa occupazione e così si è esposti a decisioni impulsive, dettate dal momento presente ma non sulla base di una autentica ragione o mozione interiore. Discernimento, prudenza e riflessione sono oltretutto confermati anche dalle esperienz passate, ove si potrebbe affermare “ho sbagliato più volte e non sbaglierò più” come previsione di ciò che un determinato atteggiamento, comportamento o scelta, potrebbe indurre. Al Cap. 14 del Vangelo di Luca si legge testualmente così: “Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento ”? Ecco quanto anche la previsione ne diventa saggia, perchè il Consiglio faccia usare testa e cuore, non avallandone alcun diritto di presunzione nel giustificare ciò che accade di contrario alla propria compartecipazione e responsabilità.