PRO-VOCAZIONI *L'INFERMITA' (Mortale) a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 92 n.10 - OTTOBRE 2019)

01.10.2019 09:06

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”: a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

<<Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati>> (Mt 9,12)                                                

  •  E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: guarire!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: curarsi!

 

Questo argomento, per il suo aspetto particolare e delicato, va considerato e valutato attentamente come preso con le pinze, pena l’esclusione dalla gloria eterna. Il peccato è mortale quando c’è una gravità che lo sostiene col rischio della perdizione e dannazione eterna. Riflettere su tale argomento fa prendere atto di qualcosa di irreversibile e terribile. Innanzitutto bisogna considerare come un peccato mortale è da riconoscersi tale. Esso ha tre elementi che lo contraddistinguono: materia grave, piena consapevolezza, deliberato consenso. Se ad esempio è pur vero che uccidere è più grave del solo picchiare una persona, se però per legittima difesa si uccide qualcuno mentre per odio o calcolata intenzione si picchia qualcun altro, diventa più grave quest’ultima azione perché si è verificata l’ intenzionalità e non l’accidentalità. Col peccato mortale si rompe definitivamente la comunione con Dio; esso è detto "mortale" perché induce l'anima del peccatore in uno stato di "morte spirituale" e si differenzia dal peccato veniale che indebolisce soltanto tale comunione. Ciò ovviamente corrompe la presenza ed effusione dello Spirito Santo in un’anima ed essendoGli contrario, non ha risoluzione alcuna. Pertanto, chi dovesse morire in tale stato di disgrazia è condannato e relegato all’inferno per tutta l’eternità ed immediatamente. La sede di tale status e condizione risiede nel cuore ove provengono tutti i propositi di: malvagità, omicidi, adultèri, prostituzioni, furti, false testimonianze, bestemmie, fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e tante altre cose di questo genere. Attenzione, dunque, poiché… tale infermità ha in sé l’irreversibilità!