PRO-VOCAZIONI * ALL’OMBRA DELLE SUE ALI a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 87 n.10 - OTTOBRE 2014)

08.10.2014 12:19

 

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”: a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

 

<<Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. >> (Mt. 18, 10)

  • E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: tenere in seria considerazione gli Angeli!
  • E’ questa la proVOCAZIONE nel Discepolo: guardarsi dal non offendere alcuno!

La memoria degli Angeli Custodi, citata nel “Martirologio Romano” della Chiesa Cattolica, si celebra dal 1670 alla data del 2 ottobre e fissata da Papa Clemente X.

Tale dichiarazione garantisce e pone al riparo ogni essere umano durante il corso di tutta la sua breve o lunga vita cioè dalla nascita e fino alla morte.

Gli Angeli sono servitori e messaggeri di Dio; per il fatto che « vedono sempre la faccia del Padre che è nei cieli », essi sono « potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola » così come è scritto tra le righe di un Salmo. In quanto creature spirituali, essi hanno alta intelligenza e volontà al punto tale che superano perfettamente tutte le creature visibili benché di  eccezionale virtù, bontà, purezza e bellezza.

La parola “Angelo” ricorre circa 300 volte nel Vecchio Testamento e 175 volte nel Nuovo con la suddivisione di 9 gerarchie: Cherubini, Serafini, Troni, Dominazioni, Potestà, Virtù Celesti, Principati, Arcangeli ed Angeli.

Dall'incarnazione all'ascensione, la vita del Verbo è circondata dagli Angeli: un Angelo apparve in una città della Galilea ad una vergine di nome Maria; un Angelo venne poi in sogno a Giuseppe, suo promesso sposo, per rassicurarlo di non titubare nel prenderla come sposa; un  Angelo arrivò di notte ai pastori per annunziare la nascita del Salvatore che è il Cristo Signore; un Angelo suggerì la fuga in Egitto, poi dal paese d’Israele  e dalle regioni della Galilea fino a Nazaret…; finché, un Angelo rotolò la pietra dal sepolcro vuoto per rivelare, per mezzo di alcune donne, che Gesù è il Risorto. Fu pure opera di un bellissimo ed alato Angelo che la corruzione ed il male entrò in questo mondo per invidia e ribellione ai voleri divini perché, nel sentirsi così tanto innalzato, volle  porsi al di sopra di Tutto col rischio di far precipitare tutto.

Dio però, nella sua infinita bontà, ha vinto anche l’errore e le meschine seduzioni sottomettendo sempre ogni cosa al Suo solo servizio, sia ciò che è visibile sia ciò che occhio non vede e mente non riesce a percepire; la Sua azione anche negli Angeli, infatti, è santificante! Negli scritti del Beato Giustino Maria Russolillo, a proposito dell’Onnipotenza divina, si legge: “ Il Signore, che sa e che può, eserciterà ben a dentro e ben a fondo l’azione sua. Ma non temere. Egli non può mai cessare d’essere quell’infinita bontà che è Dio in sé e per me”.

Insieme ad un Angelo, purché ispirato da Dio, ovunque si andrà alcun pericolo mai si correrà: sotto le sue ali si troverà sempre luce, rettitudine, giustizia e pietà celeste perché, come di certo fu pure guidata da un Angelo la mente di San Bernardo di Chiaravalle, ci si risolve insieme a dire: “ un’anima non è mai senza la scorta degli angeli: questi spiriti illuminati sanno benissimo che l’anima nostra ha più valore che non tutto il mondo”.

Se noi, dunque, povere creature siamo state rese poco meno degli Angeli… quanto più occorrerà guardarsi nell’offendere anche un sol “piccolo”, ovvero chi con semplice ed amabile bontà sa, può, vuole e deve viverci accanto!