PRO-VOCAZIONI *MESSAGGERO DI VERITA' (Intelletto) a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 95 MARZO/APRILE2022)

10.03.2022 18:55

 Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”: a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

<< Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera  >> (Gv 16,13)

                                               

  • E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: suscitare!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: santificare!

 

La verità sta anche nell’intelletto! Per poterla capire fino in fondo, è bene usare l’intelligenza che non è l’istruzione dottrinale piuttosto il pensare ed il sentire intimamente secondo la volontà di Dio che conosce da prima e da sempre tutte le cose visibili ed invisibili. Il dono dell’intelletto è parte dello Spirito Santo perché Dio col suo soffio divino ha plasmato tutto l’uomo, fatto di corpo e anima, materia e spirito. Benché l’intelletto sia una componente corporea essa, unita alla sfera anche emotiva e sensibile, fa riflettere nel giusto modo ciò che in coscienza la volontà di Dio interroga così che tutta la vita poi venga orientata verso le giuste risposte, decisioni e scelte. Gli strumenti che allenano l’intelletto sono principalmente la Parola di Dio rivelata e scritta per ispirazione, ovvero il Libro Sacro, il Vangelo di Gesù Cristo. Esso è uno stimolo per potere entrare nel pensiero di Dio stesso non però come forma ideologica, di tendenza, di corrente piuttosto come fonte essenziale ed intramontabile che provoca le domande di tutti e da sempre sul  senso della vita, sui valori, sul dolore, sulla morte… Sono le domande che il mondo non potrà mai fornire pienamente, non riuscirà mai a soddisfarle senza tenere in debito conto i propri limiti, fragilità, interessi, opportunismi di classe e di potere, di coercizione esercitata per cercare in ogni modo di tenere a bada, assopite o distratte le menti ben pensanti o le coscienze forti e spiccanti. Leggere il Vangelo, soffermandosi anche per lungo tempo su di una frase, diventa un itinerario ed una esperienza personale che mette in discussione ciascuno di noi per sapere anche meditare su ciò che è bene da ciò che è male, ciò che è giusto da ciò che non lo è, ciò che è sano da ciò che è contaminato o corrotto. Altro strumento per potere allenare l’intelletto divino è la preghiera. Pregare è dialogare con Dio, dunque discutere attraverso l’ intelligenza con Chi ne sa più di noi, confrontarsi, arrabbiarsi, consigliarsi, chiedere…Dalla meditazione e dalla preghiera, di conseguenza, ne scaturirà anche il terzo elemento utile all’intelletto che è il discernimento, supporto per prendere e  fare, man mano lungo il corso della propria vita, le scelte coerenti in base cioè proprio a quel modo di pensare e vedere la vita pensata e vissuta da Gesù per noi e con noi. Chi potrebbe negare sfacciatamente che tutto quello che ha detto Gesù in verità di coscienza non lo pensiamo tutti? Ed ancor più, chi potrebbe opporsi al desiderio intimo e sincero che quelle parole Sue sono ciò che sentiamo tutti? Chi non vorrebbe amare ed essere amato di quell’Amore sincero e vero che Dio ha realizzato con la Sua vita? Chi non rimane affascinato e persuaso che dietro quella verità c’è l’autenticità di noi stessi? Dall’intelletto ne deriva pure che la fede e la ragione sono l’una la conseguenza dell’altra. Blaise Pascal matematico, fisico, filosofo e teologo francese scrisse che “Noi conosciamo la verità non solo con la ragione ma anche con il cuore perché il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”.