PRO-VOCAZIONI * RISURREZIONE: LA SORPRESA TANTO ATTESA a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 87 n.4 - Aprile 2014)

22.04.2014 18:51

 

 

 

 

 

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”:

a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

 

<<Pace a voi!...Perché siete turbati e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho>>. (Lc  24,36-39)       

  • E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: maturare segni evidenti per manifestarsi chiaramente!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel discepolo: credere con pazienza alla Sua misteriosa presenza!

 

E’ come quando si  vorrà vedere innanzi a sé un maestoso albero piantato su di un fertile terreno: infossarne un seme per farlo agonizzare acciocché muoia! E’ come quando si vorrà credere alla potenza dell’acqua: darne nutrimento goccia a goccia per sperare che un germoglio nasca! E’ come quando si vorrà ammirare un fragilissimo ramoscello innalzato verso il cielo: robusti rami coronano la maestà divina piantata proprio… su quel fertile terreno!

Quando tutto ciò avverrà, si vorrà ancora toccare la potenza nella pochezza e la grandezza nella piccolezza che ne alimenti la lunga impresa per godere e saziarsi col frutto di una faticosa attesa.

Miracolo infinito di un Dio onnipotente, onnipresente ed onnisciente; di un Dio generato della stessa sostanza del Padre, nato e cresciuto con forza e coraggio in una terra incontaminata. E’ salito sull’albero della passione allargando le due braccia in croce e bagnando con linfa di sangue ed acqua il peccato frondoso. Da quest’annientamento, infatti, è spuntato il frutto della grazia, il più copioso e prezioso di tutti, fatto di immolazione e liberazione, potenza divina che dimostra la via.

Nel silenzio profondo del seme, la terra ne intona il suo canto di giubilo e lode, di onore e di gloria per il suo Creatore, di un Dio trino ed uno, per Colui che tutto è di tutti.

“O mio Dio e mio Tutto! O mio Dio Padre, vorrei essere tutto di vostro piacimento, vorrei essere di gloria per voi e la vostra felicità! O Dio Figlio! Mio Dio e mio tutto, vorrei essere tutto di vostro gradimento! Vorrei essere di gloria e di felicità al cuore vostro! O Dio Spirito Santo! Mio Dio e mio tutto, vorrei essere tutto nelle vostre grazie! Vorrei essere di gloria e di felicità per voi, degno di voi!”(Beato Giustino Maria Russolillo – Libro dell’anima parte III, Pasqua del 28 marzo 1948).

In ogni istante, apparirà sempre questa stupenda sorpresa che farà sperare ed agognare ad una gioia più grande e sarà piena come una vera Pasqua: primavera perenne che dà colore e calore all’amore, ai giovani e vecchi, ai poveri e ricchi, ai sani e malati. Sintesi di ciascuna storia che inizia, racconta e finisce sulla scena terrestre per immergersi, al richiamo, in quella celeste ch’è al di sopra dei nostri occhi, che ha respiro nell’aria limpida e pura, che dà dolcezza alla sapienza di Dio e fa contatto nella carne e nelle ossa di Cristo Risorto. Questo il senso e la pace dell’umanità la quale anela sempre alla divinità perché, come afferma Sant’Ireneo: ”la gloria di Dio è l’uomo vivente”.