PRO-VOCAZIONI (Vol. 2 - Anno 2014)

29.05.2014 18:46

Piccola rubrica che intende "provocare" ogni "vocazione":

a vantaggio (PRO) della Chiesa

per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.  

a cura di Stefania Formicola

 

<<In verità, in verità vi dico, il Figlio da sè non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa >>.
In questa affermazione Gesù dichiara esplicitamente la diretta dipendenza del Figlio dal Padre al fine di testimoniarlo e glorificarlo davanti a tutti. 
La relazione tra Padre e Figlio è possibile attraverso l' amore, il rispetto e la fiducia. Del resto un buon Padre desidera solo il bene dei figli così come i veri figli obbediscono in tutto al proprio Padre.

  • E' questa la "PRO...vocazione" di Gesù: praticare l'Obbedienza!
  • E' questa la "pro...VOCAZIONE" nel discepolo: riconoscerne la filiale dipendenza!


<<Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto>>.
E' la risposta che Gesù offre nell'episodio della moltiplicazione dei pani. Raccogliere e non disperdere; avanzo e non riduzione; profitto e non perdita. Questa è l'economia di Gesù che fa tornare tutti i conti in pareggio affinchè ad alcuno manchi il necessario per vivere dignitosamente la sua esistenza.
E' questa la "PRO...vocazione" di Gesù: farsi cibo per gli altri! 
E' questa la "pro...VOCAZIONE" nel discepolo: accogliere e dispensare!

<<La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti, voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!>>.
Forte accusa quella che Gesù lancia a quanti utilizzano il tempio santo per interessi personali, per vendere qualcosa a qualcuno. Furioso Gesù rovescia i tavoli ove è poggiata la mercanzia per dimostrare che la fede poggia le sue basi su beni che fanno acquistare meriti eterni.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: non rubare nei luoghi consacrati al Signore!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: non vendersi l'anima per acquistare il mondo!


<<Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato>>.
Tutto è strumento al servizio dell'uomo ma l'uomo deve servire attraverso gli strumenti che ha a disposizione dal Signore. Tutto allora diviene lode, onore e gloria a Dio che è dispensatore di tantissimi doni. All'uomo però il compito di custodirli e fruttificarli.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: servirlo con ciò che Egli offre!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: divenire signori per la gloria dell'unico Signore!


<<Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?>>
Interrogativo che è implicita risposta: è l'unica risposta e l' unica negazione: No!
La gioia non può esprimersi col pianto, l'amore non può manifestarsi in dolore, l'abbondanza non può offrirsi in digiuni ed il consenso non può rispondere affatto con una negazione.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: dire NO, quando è no!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: vivere l'espressione dei propri sentimenti!

 

<<Seguimi!>>.
Una parola, solo una parola quella di Gesù a chi vuol porsi alla sua sequela. In questa parola c'è tutto l'ardore e l'ardire nell'accettare la Parola di Dio in tutta la sua essenza e presenza. In questa parola c'è tutto l'amore e la comunione dei figli che obbediscono al Padre. In questa parola c'è tutta la fede, la speranza e la carità che mette in moto il vero cammino cristiano.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: proporre di andargli dietro!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: non voltarsi dietro ma andare sempre avanti!

 

<<A voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti>>.

Togliere per dare! Gesù è chiaro nel proposito di affidare comunque ed a chiunque il regno di Dio con l’obiettivo di far produrre frutti copiosi. Chi, ricevutone l’incarico, si adagia e si trastulla, si rifugia nelle sicurezze ed agiatezze personali non potrà che essere sterile ed inutile per generare altri alla vita spirituale. Gesù non vuole operai part time e nuppure fannulloni né si tiene quanti, assunti una volta e ben volentieri, gliene mantiene il posto. No, no. Niente affatto! Gesù è pronto a sciogliere contratti e promesse per stipularne con altrettanti ben disposti e predisposti alle realtà spirituali perché Dio non manda né in cassa integrazione né in pensione. Mai!

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: licenziare in tronco chi non lavora per il Regno!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: lavorare con gioia e per amore!

 

<<Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita>>.

Gesù, che si dichiara via, dona anche la luce per percorrerla. Egli non è solo la strada, il percorso, la meta da raggiungere per unirsi al Padre ma diventa anche luce per mostrare dove poggiare i piedi, dove evitare ostacoli, quando fermarsi, quando correre, quando svoltare a destra ed a sinistra, quando scendere e quando salire.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: guardare la via lungo il percorso!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: fare molta attenzione pur lasciandosi guidare da Lui!



<<Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui >>.
Mangiare e bere il cibo e l'acqua sono il mezzo quotidiano e necessario per poter vivere materialmente così il mangiare e bere la carne ed il sangue di Cristo sono il fine per poter vivere spiritualmente, anticipo della vita eterna

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: mangiare e bere di Lui !
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: saziarsi e dissetarsi alla Sua presenza!

 

<<Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchè andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga>>.

Gesù sceglie ed abilita alla missione ed induce/conduce ciascun discepolo, ciascun chiamato a lavorare nella Sua Chiesa.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: accogliere i discepoli che Egli invia!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: offrire la propria preziosa presenza!

 

<<Voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia>>.

Pianto, lamento e tristezza: sentimenti che inducono solo all'amarezza. Naturalmente è così e Gesù ben conosce l'umanità e la fragilità che da essa ne deriva ma...su di un piano spirituale tutto ciò potrà elevarsi, superarsi, trasfigurarsi al punto tale che le lacrime saranno sorrisi, i lamenti esultanza e la tristezza profondissima gioia. 

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: superare i sentimenti umani!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: sperare nel dolore!

 

<<Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?>>

E' la domanda provocatoria che Gesù rivolge a Simon Pietro per misurargli il grado di amore e dedizione alla sua sequela. E' domanda questa che ciascuno potrebbe sentirsi rivolgere da Gesù per considerare a che punto si è giunti sul cammino di conversione e santificazione.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: mi ami?
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: lo amo?

 

<<...Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore>>.

Gesù invita ad una caccia al tesoro per scoprire cosa c'è dentro il cuore di ciascuno. Quando ciò accade, tutto il resto vale ben poca cosa al confronto ed al punto tale da avere finanche il coraggio di lasciare tutto, vendere ogni cosa pur di custodire una ricchezza dal valore inestimabile.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: mettersi alla ricerca di se stessi!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: trovare ciò che vale!

 

<<Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro>>.

Gesù invita ad andare a lui e lasciare tutto il resto che stanca ed opprime senza trovare consolazioni nè ristoro.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: cambiare via!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: iniziare un nuovo cammino!

 

<<Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori>>.

Tutte le parole e le azioni di Gesù pare che siano rivolte a chi non voglia ascoltarlo né chi voglia concretamente metterle in pratica. 
Perché Gesù perde tempo con questa gente ingrata, prepotente e superba? 
Perché Egli non si rivolge piuttosto a quanti possono, vogliono e sappiano assecondare i suoi slanci d'amore e di vita, seguire la sua strada e riconoscerne la verità? 
Evidentemente Gesù è insistente proprio verso chi lo ferisce perché ritiene più urgente intervenire, restare, sollecitare, chiamare questi peccatori, questi crocifissori, questi possibili dannati.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: insistere!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: riconoscerlo!

 

<<Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna>>.

Da questa netta esclamazione di Gesù, a primo acchito pare che Egli sia ingiusto ed anche un pò crudele nell'incitare a lasciare ciò che si ama e che dispiacerebbe senz'altro. Perché lasciare la propria casa, i propri fratelli e sorelle, addirittura padre, madre e figli...?
Gesù in ciò non vuol rendere i legami in dipendenza ma indipendenti e conformi solo all'amore in Dio il quale centuplica tutto.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: far passare in secondo piano tutti gli altri legami!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: lasciare tutto per conquistare qualcosa di meglio e di maggiore che ne racchiuda il Tutto!

 

<<Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa>>.

Vedere e riflettere sulla miseria del cuore autentica la vera adesione a Cristo piuttosto che fare mille sacrifici piccoli o grandi che siano. 
Pare che Gesù non gradisca affatto regole e precetti ma vuole toccare direttamente il cuore per testarne la consistenza. Se esso è tenero, delicato, compassionevole ed amorevole...non c'è ombra di dubbio: esso Gli appartiene!

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: misericordia!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: non osservanze esterne ma guardarsi all'interno!

 

<<Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua>>.

Gesù parla di disprezzo. Cosa intende dire?
Il disprezzo è un’emozione che viene riconosciuta, di solito, con minore facilità rispetto ad altre come la paura, la tristezza, la sorpresa…Si tratta, quindi, di un’emozione sociale che si attiva quando il suo scopo è minacciato. Esso esprime disapprovazione verso comportamenti trasgressivi di norme morali e di convenzioni sociali.
Tale atteggiamento, infatti, evoca la valutazione di un bigottismo morale da parte dei dottori della legge sulla sapienza di Gesù al tempio e si sentono disturbati e minacciati da "Costui" che avvertono ne voglia sapere più di loro, che si pone al di sopra dei tanti loro studi e della loro navigata esperienza.
Proprio essi che gli sono vicini, che lo vedono, che lo sentono, che lo toccano e...che potrebbero con maggior facilità crederGli! 
Invece lo disprezzano.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: attingere dalla sapienza divina!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: riconoscere la propria ignoranza!

 

<<Il Figlio dell'uomo è signore del sabato >>.

Gesù, con tale affermazione non pone limiti alla provvidenza divina che agisce sempre e comunque specie se in ballo c'è il bene e la salvezza delle anime.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù:fare tutto anche di sabato!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: fidarsi, affidarsi e confidare sempre in Dio!

 

<<Ma voi chi dite che io sia? >>

Interrogativo che fa molto riflettere o addirittura storcere il naso o drizzare i capelli in alcuni. Spesso non si conosce se stessi come si potrà mai rispondere ad una domanda così esigente, impegnativa, in taluni assurda? E' solo entrando in se stessi che si esce dal proprio io per poter rispondere all'autore della Vita, il Cristo figlio del Dio vivente.

  • E' questa la "PROvocazione" di Gesù: entrare in Lui!
  • E' questa la "proVOCAZIONE" nel discepolo: uscire da sé!

 

<<Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero!>>

Come può essere dolce e leggera la vita che ha condotto Gesù? Eppure Egli invita ad andare a Lui A CHI è stanco ed oppresso. 
E' ovvio che il Cristo non si riferisce alle sofferenze fisiche, alle contrarietà della vita, ingiustizie, disordini...quanto alla consolazione che la Fede, Speranza e Carità degnano anche alla persona più tribolata così che, anche per questi c'è gloria per mezzo del dono dello Spirito Santo.

  • E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: tutto è sempre gioia!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: andare sempre a Gesù!

 

<<Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!>>

Accendere il fuoco è provocare un incendio col rischio che qualcuno si ustioni, riporti ferite, si consumi, esploda addirittura...
Con tale affermazione Gesù non intende portare litigi, delusioni e guerre tra le persone (trattasi finanche di quelli della propria famiglia: padre, madre, figli, suocere...) ma mette a fuoco un particolare che appicca la nostra fede con maggior vigore affinché la fede non faccia fumo da tutte le parti ma riscaldi e dia luce a quanti ad esso s'avvicinano. La fede se autentica, infatti, contrasta inevitabilmente tutto quanto si dissocia, si scontra, si difende e, pur di mantenere vivo questo fuoco, spesso è necessario allontanare ciò che potrebbe ridurre la sua forza o spegnerlo del tutto.

  • E' questa la PRO-vocazione di Gesù: essere fuoco tra le genti!
  • E' questa la pro-VOCAZIONE nei Discepoli: mantenerlo vivo sempre!

 

<<...è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori Gerusalemme>>

La necessità è ciò che determina il futuro di ogni uomo e donna in cammino alla sequela di Cristo. 
Ciò che si necessita è la salvezza della propria anima, senso e scopo ultimo della vita. 
Gerusalemme è dentro questa storia.

  • E' questa la PRO-vocazione di Gesù: proseguire la strada della Croce per avanzare!
  • E' questa la pro-VOCAZIONE del Discepolo: andare incontro al proprio destino!

 

<<Vuoi guarire?>>

Interrogativo che Gesù rivolge a molti lungo il suo cammino: muti, ciechi, sordi, infermi, indemoniati...
Gesù domanda, non esegue direttamente... E, se domanda, richiede pure una risposta. 
Volere o non volere ciò che Egli vuol donare?
Fidarsi è più che rispondere di sì. 
Fidarsi è più che volerlo. 
Fidarsi è credere che Dio può tutto in tutti.

  • E' questa la PRO-vocazione di Gesù: vuoi?
  • E' questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: confidare ed affidare la propria fiducia!

 

<Chi ha sete venga a me e beva, chi crede in me...>>

Gesù si paragona a dell'acqua.Perché? 
Essa è trasparente, pura, vitale, fresca e fa crescere e vivere.
L'acqua è ciò che di più semplice c'è al mondo, materia prima dalla quale derivano tutte le altre. Senz'acqua, infatti, ci sarebbe nulla!
Credere in Gesù è, dunque, credere alla presenza di Dio ovvero del creatore come l'acqua appunto. Egli crea tutto il resto!

  • E' questa la PRO-vocazione di Gesù: attingere da Lui!
  • E' questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: dissetarsi di Lui!

 

<<Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo>>

Gesù, in questa frase, induce a riflettere tra esterno ed interno, tra fuori e dentro, tra entrata ed uscita. 
A ben pensarci, infatti, se si dovesse far ingresso attraverso una porta non sapremmo cosa ci attende, cosa è lì dentro mentre se si dovesse uscire da una porta sapremmo chiaramente cosa ci lasciamo alle spalle, cosa riversiamo al di fuori. Pertanto, nell'ignorare ciò che entra non c'è effetto di colpa (pur se si trattasse di cosa negativa) altrimenti, risulterebbe grave se, con consapevolezza, si conducesse fuori ciò che di negativo potrebbe contaminare anche altri.

  • E' questa la PRO-vocazione di Gesù: avere libertà e consapevolezza!
  • E' questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: essere vigilanti e presenti a se stessi!

 

<<I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere tra voi...>>

Gesù dichiara esplicitamente l'essenza del servizio in chi si pone alla sua sequela. Non dominio, non grandezza di potere ma umiltà ed umanità, amorevolezza e giustizia perché di fronte a Dio tutti sono sullo stesso piano...l'unica grandezza e potere sarà solo l'Amore!

  • E' questa la PRO-vocazione di Gesù: essere grandi nella piccolezza!
  • E' questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: mutare il metro di misura e la capacità d'amare!

 

 


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