PRO-VOCAZIONI * VERSO UN MONDO MIGLIORE a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 91 n.5 - MAGGIO 2018)

01.05.2018 17:06

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”: a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

 

<<Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi…>> (Lc 5, 37-38)
 

 

  • E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: immettere!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: innovare!

Due elementi caratterizzano in prevalenza la giovane età: l’inventiva ed il coraggio. Da essi possono scaturire scelte innovative volte al cambiamento e con svolte finanche epocali che potrebbero aiutare a salvare il futuro del mondo. Non basta, ovviamente, mutarne le mentalità o gli stili di vita. Ciò che occorre fare, invece, è il riformare la modalità del pensare e del sentire le cose di Dio in una ottica fine al bene comune più che all’individualismo o ai gruppi di appartenenza ristretti. Quando, purtroppo, ciò accade (e sovente accade) è segno evidente che tanti si sentono invasi e minacciati  di fronte ad un “loro potere” non dato da Dio ma da se stessi acquisito e che, di conseguenza, intacca la personale sfera di privilegi e vantaggi. E’ quanto emerge dal documento stesso, al seguente paragrafo: “Se nella società o nella comunità cristiana vogliamo far succedere qualcosa di nuovo, dobbiamo lasciare spazio perché persone nuove possano agire…Questo risulta problematico in quei Paesi e contesti istituzionali in cui l’età di chi occupa posti di responsabilità è elevata e rallentano i ritmi di ricambio generazionale”. Il problema è e rimane l’egoismo umano, ancor peggio il fariseismo religioso. E’ triste e molto grave accorgersi che chi occupa posti di responsabilità nell’istituzione ecclesiastica voglia predicare e promuovere più l’ ”io” che la Parola di Dio in Gesù Cristo. Il fariseo, infatti, anche se si riempie di tante pratiche ed appare un devoto, uno perbene, uno generoso, uno che adempie al suo dovere, che prega e tanto prega…, il suo cuore è invaso da un gelido vento che fa stringere in se stessi quasi a voler proteggere quel sentirsi (ma non esserlo affatto) migliori degli altri. Queste sono ventate di fede e come tali sono dispersive dato che mandano tutto all’aria e rompono e distruggono il buon seme delle ispirazioni divine poiché “chi semina vento raccoglie tempesta”. Papa Francesco in un suo tweet pone una domanda: “cosa sarebbe di noi se Dio non ci desse sempre un’opportunità per ricominciare di nuovo”? E’ da rispondergli: “degli opportunisti”! Non si può, quindi, restare sordi alle novità che sono richiamo al buono, al bello e al vero; pertanto non esisterà peggior sordo di chi non vorrà sentire. Peccato che, in questa simulata menomazione, ne sono affetti in molti!