PRO-VOCAZIONI * TESTIMONIANZA E MISSIONE a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 89 n.10 - OTTOBRE 2016)

03.10.2016 11:43

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”: a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

 

<<Chi  mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli... >> (Mt 10,32)

  • E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: ricompensare!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: riconoscere!

A ben pensarci, ogni fase della missione richiede lo slancio della testimonianza per essere talmente credibile da crederci per davvero. Quando si intraprende un cammino, fin dall’inizio, si è portati a pensare, a volere ed a ritenere che esso giunga alla meta così che a quanti si incontrano lungo la strada, si comunica con certezza e determinazione sul dove si sta andando e sul cosa si sta facendo. Di conseguenza, quelli che ne apprendono la notizia crederanno alla parola del viandante e qualcuno si figurerà finanche la meta dando fiducia al sicuro compimento del viaggio. Maggiore darà poi efficacia alla testimonianza se a mostrarla saranno le scarpe lise, gli abiti sudici, il volto stanco, la borraccia a tracolla… “Non temere quindi di uscire, allontanarti dai comodi del paese, della camera tua ecc… Nell’agiatezza trionfa la natura ed ecco la decadenza. Nel disagio trionfa la grazia ed ecco l’ascensione spirituale (Beato Giustino M. Russolillo).

Trasmettere e tramandare la fede, come cammino oggettivo ed esteriore parimenti a quello soggettivo ed interiore, è l’ attiva testimonianza della missione cristiana. Così…cammin facendo, si giungerà ad uno stato di avanzamento che poggerà i passi sulle impronte indelebili del definitivo percorso già intrapreso e compiuto una volta e per tutti da Gesù Cristo. Chi poi, in quel viandante di turno, riconoscerà i tratti di un volto umano in quello divino avrà per ricompensa lo stesso spirito di Dio che indicherà e farà muovere altre gambe a camminargli dietro. In quest’ottica d’insieme si riconoscerà l’affiancarsi umile, prossimo e bisognoso della creatura al suo Creatore. In un mondo ove le parole e le promesse viaggiano tanto in fretta come in un baleno - per mezzo di sofisticati e supertecnologici strumenti meccanici e digitalizzati - pare si faccia fatica a starci dietro ed a riconoscerne la verità cedendo il passo agli inganni ed alle disillusioni. Lo sforzo, la fatica, la lentezza e la pazienza dell’attesa, invece, ne avallano e confermano che quanto si sta per dire sarà fatto e quanto si sta facendo è stato già detto. Basterà, dunque, crederci come di fronte alla parola di un “Uomo” d’onore benché è fondamento di ciò che si spera ed è prova di ciò che non si vede. Come affermò un famoso scrittore francese, Victor Hugo: “la verità è come il sole: fa vedere tutto ma non si lascia guardare”…

Provare per credere!