PRO-VOCAZIONI *MESSAGGERO DI VERITA' (Timor di Dio) a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 96 MARZO/APRILE 2023)

01.03.2023 19:55

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”: a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

<<Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera >>(Gv 16,13)                                           

  • E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: suscitare!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: santificare!

 

Parlare in fine di Timor di Dio, non vuol dire avere paura di Dio ma mettere in conto ciò che si è al cospetto di Dio, rispettarne la Sua presenza ed il Suo giudizio. Per quanto Dio lasci liberi gli uomini di agire nella propria vita come si vuole,  il Timor di Dio orienta ogni essere umano ad una coscienza giusta, retta, sana, santa. Comprendere Dio nella vita significa prenderlo sul serio in ciò che si pensa, in ciò che si prova, in ciò che si discerne ed in ciò che poi si sceglie. Vuol dire non escludere il Signore dalla propria storia ma includerlo, camminargli al fianco, farsi aiutare nei momenti difficili, consultarlo nei momenti dubbi, gioire insieme con la lode ed il ringraziamento in quelli lieti…insomma, è fare tutto con, per ed in Lui. Temere Dio diventa sinonimo di Tenere Dio con sè, lasciarlo mai andar via, appartenergli sempre in anima e corpo. Sempre! Per mezzo del Timor di Dio si rafforza l’umiltà, si ridimensiona la superbia, si riconosce la creaturalità e fragilità personale, ci si abbandona spontaneamente, accogliendo ed accettando la Volontà divina come la migliore da compiere momento per momento. In un mondo che va sempre più verso l’autosufficienza e che vuole essere attore e creatore di ogni azione, l’io egoistico diventa egocentrico su di un palcoscenico mascherato da presunta autenticità ove si congetturano le verità universali, le soluzioni programmate, le volontà persuase. E, così agendo, Dio finisce nel dimenticatoio di una illusoria panacea per animi paurosi, fragili, deboli, sognatori, fannulloni…e, così credendo, Dio è negato perchè confinato al nulla del nulla perché esiste solo l’uomo orgoglioso e brioso di se stesso capace di condurre le sorti della vita. A tal punto è da temerne tristemente l’errore ed il male di chi osa interpretare così l’esistenza, capace cioè anche di ogni sorta di folli decisioni, di spregevoli bassezze dettate dalla fame e fama di potere per il solo gaudente vivacchiare fino ad invecchiare. E’ sfidare Dio nella Sua Onniscienza, resi in pasto ed inghiottiti dalla morte, disgraziatamente senza manco un briciolo di rimorso o, in alcuni casi, sfinire in ragguardevole, misericordioso e dolente pentimento. Søren Kierkegaard, filosofo, teologo e scrittore danese il cui pensiero è da alcuni studiosi considerato punto di avvio dell'esistenzialismo, affermava così in opposizione alla sfida verso Dio: “Che la vera umiltà e la fierezza siano una cosa sola, lo si può vedere anche dalla grande fierezza che c'è nel dire: «Io non temo che Dio!». E tuttavia soltanto questo è timor di Dio; perché temere Dio e al tempo stesso temere qualche altra cosa, non è vero timore di Dio”. Ecco che col Timor di Dio si superano e vincono tutte le paure di questo mondo, fino ad affrontare per certuni il martirio, la persecuzione perché si ottenga una forza invincibile infusa da Dio stesso che battaglia, solleva, incoraggia chi si pone alla Sua sequela ed al punto da riuscire nell’intimo del cuore a percepire come San Paolo quel…: “Ti basta la mia grazia; la forza, infatti, si manifesta pienamente nella debolezza”. Sì, perchè il Timor di Dio è una grazia da dovere chiedere, è Dono dello Spirito Santo che si regge con tutti gli altri doni divenendo insieme principio e fine dell’Onnipotenza perché tutti possano arrecare e far raccogliere frutti copiosi attraverso l’amore, la gioia, la pace, la pazienza, la longanimità, la bontà, la benevolenza, la mitezza, la fedeltà, la modestia, la continenza, la castità. Frutti questi che saranno deposti nella cesta redazionale per i prossimi argomenti da affrontare in seno a  questa consueta Rubrica Spirituale.