PRO-VOCAZIONI *L'INFERMITA' (Del Corpo) a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 92 n.4 - APRILE 2019)

02.04.2019 19:02

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”: a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

 

<<Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati>> (Mt 9,12)                                                                                                                                  

  • E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: guarire!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: curarsi!
Esistono moltissime malattie del corpo, tante quante sono le parti - anche le più piccole e nascoste - che lo compongono e che condizionano il corretto funzionamento di ogni organismo sano. La connessione è rispondente a ciascun impulso così che ogni parte del corpo umano può generare un male. Sono talmente svariate le patologie che alcune sono considerate, dalla ricerca scientifica, finanche rare. Sintomatologie che non trovano riscontro: da dove abbiano origine a dove vanno poi a sfociare, se ereditarie, genetiche, trasmissibili, infettive… e pur individuandone qualche volta le cause, non si riesce proprio a trovarne cura, farmaco che possa contrastarne e risolverne il tale o tal’altro problema. La scienza e la medicina non sono, però, estranee alla fede ed all’opera risanatrice del Cristo, venuto appunto non per i sani ma per i malati. Essa concorre e collabora al progetto di Dio su ogni ammalato in attesa di essere prima o poi beneficato. E’ errata l’affermazione, quindi, che spesso viene sentenziata: “la fede e la scienza non vanno d’ accordo”. Come a dire: se si crede ed accetta la verità di una, si profana e si nega la verità dell’altra. Niente di più errato!!! Se Gesù ha guarito tanti ciechi, tanti sordi, tanti zoppi, tanti oppressi, tanti…ma proprio tanti malati, lo ha fatto ricorrendo a diverse sostanza prodotte dalla natura stessa… meglio dire, dalla Sua stessa natura che è umana e divina. Si pensi ad esempio al fango che Gli servì per ricoprire gli occhi del cieco; si pensi alla saliva che mise sulla lingua del muto; si pensi al Suo tocco sulle carni malate ridonando forza e salute…Parimenti lo sono la ricerca scientifica ed i farmaci, gli interventi chirurgici e le mani dei medici. Da una parte ci sono i mezzi umani utili per estirpare, dall’altra la grazia divina operante e necessaria a sanare. Questa complementarietà, dunque, rende l’uomo stesso artefice delle guarigioni al pari o di più dello stesso nostro Signore dacché, se certi malati sono dati per “spacciati”, nella realtà dei fatti molti si rialzano in piedi felici e risanati.