PRO-VOCAZIONI *L'EUCARISTIA (Santità Eucaristiche) a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 94 n.10-11 OTTOBRE-NOVEMBRE 2021)

01.10.2021 18:26

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”: a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

 

<<Questo è il mio corpo, che è per voi: fate questo in memoria di me. Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue: fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me >>( 1Cor 11,23-25)

  •  E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: nutrirsi!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: crescere!

Una delle caratteristiche comuni di anime che sono state elevate agli onori degli altari o che abbiano semplicemente condotto già qui sulla terra una vita santa, è il grandissimo amore e rispetto verso l’Eucaristia. Si evince, in particolar modo, attraverso gli scritti o per mezzo di speciali rivelazioni. Di seguito viene trascritto ciò che alcuni tra i Santi espressero:

San Pio da Pietrelcina dichiarava: “Il cuore si sente come attratto da una forza superiore prima di unirsi a lui la mattina in sacramento. Ho tale fame e sete prima di riceverlo, che poco manca che non muoia di affanno. Ed appunto perché non posso di non unirmi a lui, alle volte colla febbre addosso sono costretto ad andarmi a cibare delle sue carni”

Il Santo Curato d’Ars affermava: “Ma anche l’anima deve nutrirsi… Quando Dio volle dare un nutrimento alla nostra anima, per sostenerla nel pellegrinaggio della vita, Egli pose il suo sguardo sulla creazione e non trovò nulla che fosse degna di lei. Allora si ripiegò su se stesso e decise di dare se stesso… O anima mia, quanto sei grande, dal momento che soltanto Dio può appagarti!”

Santa Margherita Maria Alacoque scriveva: “E’ nell’Eucaristia che troviamo attualmente il Cuore di Gesù il più vicino a noi; è nell’Eucaristia che Egli si unisce nel modo più intimo a noi e noi a Lui”.

Santa Faustina Kowalska annotava: ““Quando nella Santa Comunione vengo in un cuore umano, ho le mani piene di grazie di ogni genere e desidero donarle all’anima, ma le anime non Mi prestano nemmeno attenzione. Mi lasciano solo e si occupano d’altro. Oh, quanto è triste per Me che le anime non conoscano l’Amore…”

Onore e piacere riportare qui anche il mistico pensiero dell’atteso e nuovo Santo, Giustino Maria Russolillo, che con sollecitudine riteneva e credeva che: “ La divina presenza, con la sua divina azione, ti rende più sacro! Ti costituisce più di prima tempio della Trinità, altare di Gesù-Ostia; ti unisce più di prima all’oblazione e alla immolazione di Gesù Cristo”!

L’Amore, dunque, e solo l’Amore è il denominatore comune di tante riflessioni e trasporti dell’anima per esprimere ciò che l’Eucaristica ne è causa ed effetto. Nella misura stessa in cui la si ama, è fatto evidente che si faccia realmente esperienza e comunione con Essa.