PRO-VOCAZIONI *L’INFERMITA’ (Introduzione) a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 92 n.1 - GENNAIO 2019)

02.01.2019 11:12

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”: a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

 

<<Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati>> (Mt 9,12)                                                

 

·        E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: guarire!

·        E’ questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: curarsi!

 

Papa Francesco, ispirandosi ad una teologia della tenerezza,  dichiara che le due parole sembrano distanti l’una dall’altra: la prima pare voglia richiamare l’ambito accademico, la seconda, invece, le relazioni interpersonali. In realtà è la fede a legarle in maniera indissolubile. La teologia ––  che non è affatto astrazione altrimenti sarebbe ideologia –– nasce da una conoscenza ed incontro col Verbo fatto carne. La teologia, quindi, è chiamata a comunicare questa concretezza di Dio che è amore e tenerezza. Il Creatore, abbassandosi su ogni sua creatura, toccandola nelle sue ferite e fragilità, fa sentire la Sua vicinanza sacramentale nel mistero eucaristico, il Suo soccorso, il Suo intervento ed in particolar modo, di fronte a necessità, agisce con potenza di spirito ed in alcuni casi anche con miracoli.

E’ su tale caratteristica di Dio che, quest’anno, si vuole ampiamente trattare e provocare ciascuno di noi nel leggere, annotare e riflettere un aspetto esistenziale che, in un modo o in un altro, direttamente od indirettamente coinvolge le nostre infermità. Si userà pertanto suddetto termine, seppur generico, per indicare qualunque tipo di malattia, stato morboso, patologia, complesso esistenziale, debolezza e vizio…

A fronte, quindi, di un sì importante impegno, è bene introdurre l’argomento con una preghiera, traendo spunto da un commento di Sant’Ambrogio da Milano al Salmo 40, così da poter disporre mente, corpo ed anima nell’ accogliere ciò che man mano verrà comunicato qui, attraverso questa consueta Rubrica Spirituale. «Beato chi pensa alla miseria e alla povertà di Cristo, che, da ricco che era, si è fatto povero per noi. Ricco nel suo Regno, povero nella carne, perché ha preso su di sé questa carne da poveri... Non ha patito dunque nella sua ricchezza, ma nella nostra povertà. E perciò a soffrire non è stata la pienezza della divinità..., ma la carne... Cerca dunque di penetrare il senso della povertà di Cristo, se vuoi essere ricco! Cerca di penetrare il senso della sua debolezza, se vuoi ottenere la salute! Cerca di penetrare il senso della sua croce, se vuoi non vergognartene; il senso della sua ferita, se vuoi sanare le tue; il senso della sua morte, se vuoi guadagnare la vita eterna; il senso della sua sepoltura, se vuoi trovare la Risurrezione».

Amen!