PRO-VOCAZIONI *ITINERARI VULNERABILI a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 91 n.3 - MARZO 2018)

01.03.2018 16:00

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”: a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

 

<<Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci>> ( Mt 23, 13-14 )

  • E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: avvertire!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: varcare!

Vulnerabile è un termine che deriva dal latino “vulnus” e che significa ferita, lesione. Essa può essere di carattere fisico, psicologico ma anche di diritto. Ciò viene  considerato nel Documento preparatorio che abbiamo preso in analisi, precisamente quando dichiara: “A fronte di pochi privilegiati che possono usufruire delle opportunità offerte dai processi di globalizzazione economica, molti vivono in situazione di vulnerabilità e di insicurezza, il che ha impatto sui loro itinerari di vita e sulle loro scelte…In molte parti del mondo i giovani sperimentano condizioni di particolare durezza, al cui interno diventa difficile aprire lo spazio per autentiche scelte di vita, in assenza di margini anche minimi di esercizio della libertà”. Un itinerario di fede e di discernimento vocazionale può essere, quindi, invalidato a causa di situazioni, circostanze e condizioni sociali, economiche, politiche, istituzionali vulnerabili che inducono alla insicurezza i soggetti attivi nel fare le giuste scelte. In contesti, poi, di omologazione e di globalizzazione ne va da sé che nasca pure il pressapochismo; dal pressapochismo la dispersione; dalla dispersione la confusione; dalla confusione l’ indecisione. Il passo è breve! Diventa questo un diritto gravemente violato perché si bloccano quei carismi in boccio, si offendono quei talenti innati, si deviano quelle vocazioni che avrebbero tutto lo slancio per riconoscere una vera identità ma, essendo indotte ed orientate su altre vie, è inevitabile che corrano il rischio di smarrirne la direzione con la conseguente sensazione del non senso al proprio percorso di crescita, non solo vocazionale ma anche e soprattutto esistenziale. Ciò genera malesseri psico-emotivi che invadono prepotenti anche la sfera spirituale dato che, sia bene precisarlo, la santità di un’anima dipende essenzialmente dalla sanità di un cuore. Vanno, dunque, necessariamente valutate le motivazioni che impediscono i giusti passaggi per riuscire a creare il varco per la realizzazione di vere vocazioni attraverso analisi attente che potrebbero sì chiarire ed identificare i processi di trasformazione ma non solo. Alla base deve esserci l’amore di chi davvero vuole accompagnare una creatura verso il Creatore per permetterle e consentirle di rispondere alla sua divina chiamata.