PRO-VOCAZIONI *DECIDERSI PER DIO a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 91 n.7 - LUGLIO 2018)

01.07.2018 12:40

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”: a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

 

<<Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò. >> (Mc 6,31 )

  • E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: riposare!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel Discepolo: confermare!

La parola “decidere” (dal latino decidĕre, der. di caedĕre) ha due radici: “cidere” vuol dire tagliare, “de” significa per via. Unite le due parole esprimono il “ tagliare per via, il togliere di mezzo, il recidere, l’estirpare”. Nel sano discernimento del progetto di Dio è questo il lavoro da compiere, non solo da parte del chiamato ma da parte di tutta la Chiesa. Allontanarsi, distaccarsi, isolarsi da molte cose che occupano e preoccupano la quotidianità è uno degli aspetti fondamentali perché si mettono a tacere tante voci per dare ascolto a quella che sale incessante dal fondo del proprio cuore. Recidere tutto ciò che è mondano aiuterà a fare emergere la bontà e l’amore in se stessi. Il distacco favorirà il silenzio che, a sua volta, aprirà alla preghiera , al dialogo con Dio, alla percezione dei moti interiori, alla riflessione sul da farsi, ad ampliare lo sguardo oltre i propri limitati confini. Il confronto, dunque, con se stessi, col mondo, con la Chiesa e con Dio, confermeranno l’autenticità di ogni vocazione. E’ questo un fatto concreto ed è ciò che emerge sul seguente stralcio del documento: “La decisione richiede di essere messa alla prova dei fatti in vista della sua conferma. La scelta non può restare imprigionata in una interiorità che rischia di rimanere virtuale o velleitaria…ma è chiamata a tradursi in azione, a prendere carne, a dare inizio a un percorso, accettando il rischio di confrontarsi con quella realtà che aveva messo in  moto desideri ed emozioni. Altri ne nasceranno in questa fase: riconoscerli e interpretarli permetterà di confermare la bontà della decisione presa o consiglierà di rivederla. Per questo è importante “uscire” anche dalla paura di sbagliare che può diventare paralizzante.” Ovvio: il timore del cambiamento e di sbagliare saranno le insidie del nemico per sconfortare e far mollare il chiamato ma… sarà l’affidamento incessante al Signore che aiuterà ad allontanare tutto ciò che non proviene da Lui ed avvicinare ciò che vive in Lui, per Lui e con Lui. Il trovarsi nella Sua volontà, garantirà il successo di ogni vocazione anche di quelle, ahimè!,  che si troveranno costrette all’insuccesso perché esse dimoreranno comunque nella Verità; verità che ammette finanche fatti e misfatti esuli da Dio.