PRO-VOCAZIONI * CON MARIA VERSO L'UNIONE CON IL SIGNORE a cura di Stefania Formicola (Pubblicazione sulla Rivista "Spiritus Domini" Anno 87 n.5 - Maggio 2014)

12.05.2014 19:30

Rubrica Spirituale che intende “provocare” ogni “vocazione”:

a vantaggio (PRO) della Chiesa e per scoprire le (VOCAZIONI) nella Chiesa.

<<Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora>>. (Gv  2,4-5)

  • E’ questa la PRO-vocazione di Gesù: osare chiedere grazie per mezzo di Maria!
  • E’ questa la pro-VOCAZIONE nel discepolo: obbedire senza condizionamenti! 
 

Il mese di maggio è fiore all’occhiello nella devozione popolare verso la Madre di Dio, rosa mistica della creazione. Molti gli occhi che guardano a Lei con fiducioso abbandono consegnando problemi e preoccupazioni: ed è orazione, implorazione, richiesta di aiuto e di perdono. Come scrisse san Gregorio Magno nel rivolgersi direttamente alla Madonna “niente resiste al Vostro potere quando il Figlio esaudisce le Vostre preghiere”.  Molte sono anche le opere d’autore che ne esaltano bellezza ed onori così che ogni poema ed ogni canto è posto sotto il suo virgineo manto. Per Lei, con Lei, in Lei ed attraverso di Lei sale l’inno di lode, produce moti del cuore, spinge a gesti di delicata attenzione. Donna dal tocco divino, calice che trabocca d’amore, voce silente che obbediente acconsente e che incoraggia, conforta ed aiuta la gente. Per mezzo di Lei gli occhi fissano il tempo: minuti di un’Ave Maria o Rosari sgranati per ore con dolci litanie. Per Lei va il richiamo all’ edicola votiva, la statua di gesso nelle Chiese di periferia, la tela dipinta con colori e pennelli tra gli argenti e i decori di cornici splendenti.

Che ho da fare con te, o donna? E’ questa la domanda di Gesù in risposta alla richiesta di sua madre quando, a Cana, si avvede che gli sposi al banchetto di nozze non hanno più vino per gli invitati. Momento poco opportuno poiché Lui non lo voleva, non lo poteva fare ma Lei, con lo sguardo suadente ed insistente, confida e si affida così… il suo Gesù cambia l’ acqua in vino e fa di Maria una partecipazione con l’unione divina! Nell’opera “Ascensione” del Beato Giustino Maria Russolillo, si incontra parimenti il legame cristologico-mariano  quando dichiara:“Con questa divina unione con Maria intendiamo dunque conoscere, amare, possedere la Madonna, insieme con Dio, andando perpetuamente dall’uno all’altro, sempre più intimamente uniti all’uno per l’altro, e viceversa”. 
Cosa vorrebbe la Vergine Santa specialmente nel mese di maggio? Questa donna a tutte le ore vorrebbe che andassimo in provocante orazione e, per usar le  parole di un altro gran santo: “Potremmo domandare qualunque grazia al Signore ma non possiamo ottenerla se non per Sua intercessione”(san Gaetano). Nella novità di questa intenzione, l’alto valore è l’orazione che è sorgente d’amore e benedizione che disseta, incoraggia e rafforza ogni cuore affinché… si faccia ancor festa, ci sia più vita, ci sia gran gioia, si versi di nuovo del vino buono.