PERCHE' NASCERE, PERCHE' ESISTERE, PERCHE' MORIRE: UN ESEMPIO DI AUTENTICHE VITE!...sui passi di San Diego d'Alcalà

20.11.2019 12:00

La biografia di alcune figure della storia che hanno dato una impronta indelebile alla cristianità per l'autentica fede, il martirio, l'eroicità, l'esemplarità al punto tale da riconoscerli oggi Santi e Beati dalla Chiesa universale. Ricerca a cura di Stefania Formicola

Diego nacque da umili genitori verso il 1400, a San Nicolás del Puerto in Andalusia , dove trascorse gli anni giovanili in solitudine e penitenza. Il giovane autodidatta dell'ascesi cristiana condusse vita eremitica ai margini del villaggio nativo, dedicandosi alla meditazione e alla preghiera. Viveva dei prodotti del suo piccolo orto e per il vestiario, rattoppava i panni che la gente gli donava in cambio di modesti lavori artigianali. Succede sempre che chi più dà più riceve. Così il giovane finì per attirare intorno a sé troppi donatori, per sottrarsi ai quali ritenne opportuno porsi sotto la regola dei francescani di Arizafe, presso Córdoba, dove compì il noviziato come fratello laico. Nel 1441 venne inviato in un convento delle Isole Canarie. Li lavorò alacremente e cinque anni dopo venne scelto come padre guardiano cioè di superiore del convento, nonostante fosse un semplice fratello laico. Le difficoltà incontrate con i colonizzatori, che tenevano gli indigeni nella condizione di schiavi, lo costrinsero a rientrare in Spagna nel 1449. L'anno dopo compì un pellegrinaggio a Roma per assistere alla canonizzazione del confratello San Bernardino da Siena. Ospite del convento all'Aracoeli, fu trattenuto a Roma da una grave epidemia, che lo vide in prima fila nell'opera di assistenza agli ammalati, unendo alle sue opere di carità i doni carismatici di cui era dotato, per la guarigione di molti. Tornato in Spagna, continuò a svolgere i consueti incarichi di portinaio e di cuoco in vari conventi, l'ultimo fu quello di Alcalá de Henares, presso Madrid, dove morì il 12 novembre 1463. Venne canonizzato nel 1588 da Papa Sisto V per interessamento di Filippo II.