PERCHE' NASCERE, PERCHE' ESISTERE, PERCHE' MORIRE: UN ESEMPIO DI AUTENTICHE VITE!...sui passi di S. Paolo Miki
La biografia di alcune figure della storia che hanno dato una impronta indelebile alla cristianità per l'autentica fede, il martirio, l'eroicità, l'esemplarità al punto tale da riconoscerli oggi Santi e Beati dalla Chiesa universale. Ricerca a cura di Stefania Formicola
Nato a Kyoto nel 1556 in una famiglia benestante e battezzato a cinque anni, Paolo Miki entra in un collegio della Compagnia di Gesù e a 22 anni è novizio, il primo religioso cattolico giapponese. Diventa un esperto della religiosità orientale e viene destinato, con successo, alla predicazione, che comporta il dialogo con dotti buddhisti. Il cristianesimo è penetrato in Giappone nel 1549 con Francesco Saverio. Paolo Miki vive anni fecondi, percorrendo continuamente il Paese. Nel 1582-84 c’è la prima visita a Roma di una delegazione giapponese, autorizzata dallo Shogun Hideyoshi. Ma proprio Hideyoshi capovolge la politica verso i cristiani, diventando da tollerante a persecutore. Arrestato nel dicembre 1596 a Osaka, Paolo Miki trova in carcere tre gesuiti e sei francescani missionari, con 17 giapponesi terziari di San Francesco. E insieme a tutti loro viene crocifisso su un’altura presso Nagasaki.
È stato beatificato, insieme ai compagni martiri, da Papa Urbano VIII il 14 settembre 1627; l'8 giugno 1862 il gruppo è stato canonizzato da Papa Pio IX.
La sua memoria liturgica si celebra il 6 febbraio.