PERCHE' NASCERE, PERCHE' ESISTERE, PERCHE' MORIRE: UN ESEMPIO DI AUTENTICHE VITE!...sui passi di S. Lidia di Tiatira
La biografia di alcune figure della storia che hanno dato una impronta indelebile alla cristianità per l'autentica fede, il martirio, l'eroicità, l'esemplarità al punto tale da riconoscerli oggi Santi e Beati dalla Chiesa universale. Ricerca a cura di Stefania Formicola
Lidia, primizia del cristianesimo in Europa, essendo nativa di Tiatìra, città dell'Asia proconsolare, era pagana ma «timorata di Dio», cioè una prosèlita della religione ebraica a Filippi in Macedonia, dove l'apostolo Paolo, in compagnia di Sila, Timoteo e Luca, si era recato durante il secondo viaggio missionario, tra gli anni 50 e 53. I missionari di Cristo, dopo aver posto piede sul suolo europeo, attesero il sabato per incontrare i correligionari Ebrei in un luogo lungo il fiume, dove presumibilmente si sarebbero radunati, in mancanza di una sinagoga, per la preghiera in comune e la lettura di qualche pagina della Scrittura.
Si ritiene che Lidia godesse di una certa agiatezza e di molta autorità in seno alla sua famiglia, dato il pregio della stoffa che commerciava e se fu sufficiente la sua testimonianza perché anche i suoi familiari chiedessero di essere battezzati, accettando i missionari in casa come graditi ospiti. I missionari di Cristo, usciti quasi alla ventura, fecero in tal modo la prima conquista in terra europea: una donna, Lidia, prototipo e simbolo di tutte le donne che avrebbero recato tra le pareti domestiche la fiaccola della fede in Cristo. La ricca mercantessa, docile alla grazia, aveva anteposto gli interessi dello spirito a quelli economici, trascurando il commercio per raccogliersi con altre donne nella «proseuca», o luogo di preghiera, presso le rive del fiume Gangas.
Lidia, riconoscente per la gioia arrecata alla sua anima dalle parole dell'Apostolo e dalla grazia battesimale, pregò con dolce insistenza, anzi « costrinse » i missionari ad accettare la sua ospitalità. La casa di Lidia divenne in tal modo il primo centro comunitario, la prima « ecclesia » in Europa. Per la Chiesa di Filippi, forse anche per merito di Lidia, S. Paolo ebbe parole di commovente tenerezza, chiamando questi fratelli in Cristo « cari e desideratissimi, gioia e corona». Pur mancandoci ogni notizia sul culto di S. Lidia, prima che il Baronio ne introducesse la memoria nel Martirologio Romano, i contrassegni della sua santità sono evidenti nella sua pronta risposta alla grazia.