PERCHE' NASCERE, PERCHE' ESISTERE, PERCHE' MORIRE: UN ESEMPIO DI AUTENTICHE VITE!...sui passi di S. Filomena
La biografia di alcune figure della storia che hanno dato una impronta indelebile alla cristianità per l'autentica fede, il martirio, l'eroicità, l'esemplarità al punto tale da riconoscerli oggi Santi e Beati dalla Chiesa universale. Ricerca a cura di Stefania Formicola
Figlia di un Re della Grecia, i suoi genitori erano pagani, e non avendo prole offrivano sacrifici a falsi dei. Un giorno un medico cristiano disse ai suoi genitori: "battezzatevi e fatevi Cristiani e Dio vi darà la prole". Accettarono la proposta e si fecero istruire, ricevettero il Santo Battesimo ed abbracciarono la religione Cattolica. Un anno dopo nacque una bella bimba che chiamarono Filomena e cresceva con l'educazione Cristiana; a cinque anni fece la Prima Comunione, a 11 anni fece a Dio il voto di Verginità. Giunta all'età di 13 anni, Diocleziano intimò guerra a suo padre che costretto a portarsi a Roma per trattare la pace ed evitare la guerra, volle condurre con sé anche Filomena e sua moglie. Arrivati a Roma trovarono Diocleziano nel palazzo dei Bagni. Appena vide la ragazza preso da sì tale bellezza, promise a suo padre la pace e la sua protezione, a patto che gli concedesse di dargli Filomena come sposa.
Il padre acconsentì, ma Filomena non volle, negandosi con queste parole: "Non posso perché ho consacrato a Gesù il Cristo la mia Verginità". Incessanti preghiere le fece suo padre e sua madre, dicendole: "Abbi pietà di tuo padre e di tua madre e della tua patria". Filomenaerisposi: "Il mio padre è Dio, la mia patria è il cielo".
Suo padre, quindi, andò da Diocleziano e gli riferì: "Filomena non vuole maritarsi". L'imperatore la volle alla sua presenza e vedendosi deluso nelle speranze, perché ella era in-flessibile a tutte le sue promesse, le disse: "Non mi vuoi amante, mi sperimenterai tiranno". Turbato nel suo orgoglio di re e di uomo, ordinò che fosse rinchiusa nel carcere, ed ogni 24 ore le faceva portare pane ed acqua. Dopo 37 giorni apparve a Filomena la Santissima Vergine, che le disse: "Figlia mia prediletta, tu resterai ancora 40 giorni in questo carcere e poi sarai esposta a vari martiri; ma l'Arcangelo Gabriele e l'Angelo tuo custode ti assisteranno e ne uscirai Vittoriosa ".
Trascorsi i 40 giorni fu esposta nuda alla flagellazione, ne uscii tutta piena di piaghe e quasi moribonda gettandola in carcere. Ma Dio subito la guarì, e all'indomani fu trovata completamente sanata. L'imperatore udendo tutto l'accaduto la fece portare di nuovo alla sua presenza e fece di nuovo la proposta a Filomena di sposarlo; ma sentendo di nuovo l'indomito rifiuto ordinò che fossi condannata al martirio delle frecce. Appena legata, fu rapita in estasi e le frecce invece di ferire il suo corpo, tornarono indietro uccidendo parecchi saettatori. Dopo questo prodigio per ordine dell'imperatore fu presa un'ancora, fu legata al collo di Filomena e fui gettata nel Tevere ma gli Angeli spezzarono le corde dell'ancora e la fecero passare a piedi asciutti. Il popolo vedendo quest'altro miracolo incominciò a gridare ai carnefici: "E' libera! ...è libera!..." ma quelli, per paura di una rivoluzione popolare, la decapitarono il giorno venerdì 10 agosto, un'ora dopo mezzogiorno.