L'AMICIZIA, IL FIORE CHE MAI APPASSISCE di Stefania Formicola (Articolo pubblicato sulla Rivista "Spiritus Domini" - Anno 86 n.07 Luglio 2013

01.12.2013 19:09

Nel nascondere i veri sentimenti si gioca una spietata "caccia al tesoro"

 

Nel libro del Siracide, ai versetti 6,5-17 si legge: "Se vuoi farti un amico mettilo alla prova e non fidarti subito di lui. C'è, infatti, chi è amico quando gli fa comodo ma non resiste nel giorno della sua sventura. C'è anche l'amico che si cambia in nemico e scoprirà i vostri litigi a tuo disonore. C'è l'amico compagno di tavola ma non resiste nel giorno della tua sventura. Nella tua fortuna sarà un altro te stesso e parlerà liberamente con i tuoi servi. Ma se sarai umiliato si ergerà contro di te e si nasconderà dalla tua presenza. Tieniti lontano dai tuoi nemici e guardati anche dai tuoi amici. Un amico fedele è rifugio sicuro: chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele non c'è prezzo, non c'è misura per il suo valore. Un amico fedele è medicina che dà vita: lo troveranno quelli che temono il Signore. Chi teme il Signore sa scegliere gli amici: come è lui, tali saranno i suoi amici".

L'amicizia non si nasconde all'amico perché quella sincera e vera tende ad avvicinare, accogliere, parlare, condividere, piangere e ridere insieme.

Troppi si incontrano e si credono nuovi amici, molti si scambiano una parola e si pensano potenziali amici, alcuni si confrontano con altri e si identificano con se stessi ma pochi diventano amici sicuri del cuore .

Non si è veri amici se non a condizione di conoscersi in profondità perché solo ciò che si conosce è degno davvero di essere chiamato "amico".

Non è utopia questa forma di amicizia che rasenta il concetto di amore; parimenti anche l'amore sta diventando sempre più abusato, strumentalizzato, commercializzato: tutti si cercano su due piedi e tanti si amano  all'istante come a "colpi di fulmine", conseguenza di furiose tempeste.

"Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova e non fidarti subito di lui". Mettere alla prova non vuol dire tentare insidie, avvolgere complotti, proporre favori, integrare gruppi d'appartenenza allargati o ristretti trattasi finanche quelli ingabbiati nella rete informatica dei social network. No affatto! Mettere alla prova un amico è provarlo in qualcosa e privarlo di qualcosa poiché nella misura in cui egli sarà provato e privato si conoscerà effettivamente ed affettivamente l'amicizia prodotta.

In una realtà, pertanto, ove tutto appare flessibile, comodo e calcolato sarà difficile fare spazio alle attese e sacrifici per scomodarsi e far posto gli uni agli altri così che la parola amicizia, o meglio, la persona amica diventa un numero affiancata ad una percentuale di calcolo per maturarne poi "interessi".

Gesù stesso, nel manifestare il suo rapporto coi discepoli dichiara che "non c'è amore più grande che dare la vita per i propri amici". Non li chiama servi per garantirsi qualcosa da qualcuno con la promessa di dare poi a qualcuno qualcosa. Li chiama amici e ad ognuno dona se stesso!

Superando l'aspetto grammaticale, l'amicizia ha un linguaggio universale nel termine di amore perché esso è sintassi del cuore benché si esprime in termini di pazienza, benevolenza, umiltà, rispetto, disinteresse, pace, verità, fiducia.

L'amicizia poi va anche oltre l'aspetto formale del saper vivere con e per gli altri evitando litigi, noie, invidie, rancori poiché amicizia è piuttosto saper essere con e per gli altri.

Questa è amicizia con la "A" maiuscola: autentica perché  buona e sapiente perché vera!

Il succo dell'amicizia, stringendo stingendo il concetto, è tutto racchiuso qui poiché la verità e la bontà sono i frutti maturi dei cuori misericordiosi che tutto tollerano, tutto credono, tutto sperano e tutto sopportano...gli uni verso gli altri.

Anche in alcune espressioni tratte dal dialogo tra la volpe ed il protagonista del famoso racconto "Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry", se ne intuisce questo senso e valore, fonte e culmine della vita che getta le fondamenta nel costruire solidi legami affinché resistano nei momenti più difficili e di crisi:

-"Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altra. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo...Ma se tu mi addomestichi la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri.

Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane ed il grano per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai i capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano...In principio, tu ti siederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino, poi il giorno dopo ancora più vicino finché mi potrai toccare. Saremo diventati amici, non avremo più paura l'uno dell’altra, saremo felici di stare insieme...Ah, dimenticavo: devi cercare di venire sempre alla stessa ora, così sarà più bello, perché nell’attesa crescerà la voglia di stare insieme, così ogni giorno ci sembrerà diverso dagli altri, un’ora diversa dalle altre ore".

-” Comincio a capire”, disse il piccolo principe: c’è un fiore…credo che mi abbia addomesticato. La mia rosa è unica al mondo perché è lei che ho annaffiato, è lei che ho curato, che ho riparato col paravento; è unica perché è su di lei che ho ucciso i bruchi, perché è lei che ho ascoltato lamentarsi e vantarsi e anche qualche volta tacere. Perché lei è la mia rosa!

-"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa, disse la volpe, che ha fatto la tua rosa così importante e...tu sei responsabile della tua rosa.

Ecco il mio segreto, è molto semplice: non si vede bene che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi"!
Non giocare, dunque, coi sentimenti ma mettere in gioco i sentimenti con spirito di fede cercando quel tesoro nascosto nella stabile dimora ove ripararsi e non più rifugiarsi agli sguardi nemici. L'ingresso è annunciato dal richiamo di quella voce udita nel cuore anche dal Beato Giustino Maria Russolillo, la stessa che interroga insistente :"l'anima non può avere altro amico che Dio...non ti è Dio più di ogni altra creatura"? Se accadrà in questa accanita ricerca, trovare pure soltanto una piccola rosa sotto lo sguardo infinito darà slancio per uscire da se stessi e correre liberi e felici verso gli altri. E' come guardare il cielo e la terra stringersi la mano e nell'amplesso sancirne una nuova alleanza!