PERCHE' NASCERE, PERCHE' ESISTERE, PERCHE' MORIRE: UN ESEMPIO DI AUTENTICHE VITE!...sui passi di S.Elisabetta di Portogallo
La biografia di alcune figure della storia che hanno dato una impronta indelebile alla cristianità per l'autentica fede, il martirio, l'eroicità, l'esemplarità al punto tale da riconoscerli oggi Santi e Beati dalla Chiesa universale. Ricerca a cura di Stefania Formicola
Figlia del re di Aragona Pietro III di Aragona e della regina Costanza di Hohenstaufen, Elisabetta nacque a Saragozza in Aragona nel 1271. Andò in sposa nel 1282 al re Dionigi del Portogallo che notoriamente è descritto avesse pessimo carattere. Sopportò con cristiana pazienza il difficile carattere del marito, le sue prepotenze e le sue infedeltà. Ebbero due figli: la principessa Costanza ed il figlio Alfonso. Oltre le difficoltà caratteriali del sovrano marito, dovette successivamente affrontare anche il comportamento ribelle del figlio maschio, Alfonso IV del Portogallo.
La tradizione la descrive come esempio di carità cristiana, rivolgendo particolare attenzione ai malati di Lisbona e prodigandosi per pacificare le contese.
La sua carità cristiana la spinse ad occuparsi con dedizione anche dei figli illegittimi del marito e assistette quest'ultimo gravemente malato fino alla sua morte al punto tale che, l'affettuosa dedizione della moglie, pare ne favorì la conversione in extremis al cattolicesimo. La descrizione delle sue opere venne assunta come prova dell'efficacia della sua testimonianza cristiana e condotta di vita, cosa che ne favorì la canonizzazione.
Morto il marito nel 1325 donò la corona al Santuario di Compostela, ove fece pellegrinaggio lasciando quasi tutti i suoi averi ai poveri ed ai conventi. Entrò, dopo essersi fatta francescana del terzo ordine, nel Monastero delle clarisse a Coimbra, sito da lei stessa fatto erigere. Uscì da esso una sola volta nell'inutile tentativo di pacificare i dissidi tra suo figlio Alfonso IV e il suo genero.
Morì a Estremoz nel 1336.
Il suo corpo fu riportato al Monastero di Coimbra nel 1612 ma durante l'esumazione lo si trovò incorrotto. Fu chiesta, dunque, la canonizzazione .Nei primi tempi dopo la sua morte, iniziarono pellegrinaggi di fedeli alla sua tomba e presunti "miracoli" per sua intercessione. Nnel 1625, Papa Urbano VIII celebrò la solenne canonizzazione in Roma.